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Curarsi e Nutrirsi con le Erbe nei Secoli: un Viaggio Attraverso la Storia

Tempo di lettura: 3 min
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siste un posto in cui ogni foglia, ogni petalo, ogni radice racconta una storia di vita e di crescita. Si tratta di un luogo fatto di pagine; sfogliandole è possibile esplorare la diversità infinita del regno vegetale, scoprire specie rare e ammirare la perfezione della natura in ogni sua forma, perdendosi in un viaggio attraverso i secoli e i continenti. Già, perché ogni campione custodito è una finestra su mondi lontani, su foreste rigogliose, prati fioriti e giardini dimenticati.

Non è magia, non è immaginazione, è qualcosa di estremamente concreto frutto di secoli di studi, meticolosità, catalogazione e conoscenza: stiamo parlando degli Erbari.

Che cosa sono gli Erbari

Gli erbari sono dei tesori di conoscenza che fanno da ponte tra il sapere passato e quello moderno, collezioni scientifiche di campioni di piante essiccate e catalogate che rivestono un ruolo fondamentale nella botanica e nella conservazione della biodiversità. 

La loro importanza si estende ben oltre il semplice accumulo di piante pressate: rappresentano un patrimonio culturale e scientifico di inestimabile valore, con implicazioni profonde per la ricerca, l’educazione e la conservazione ambientale.

Queste antiche raccolte di piante essiccate, meticolosamente conservate e catalogate, ci offrono un viaggio senza tempo nel mondo botanico, rivelando segreti e saggezze che spesso rischiano di essere dimenticati. 

Erbario antico
Erbario antico

La mostra dedicata agli Erbari, una combinazione di bellezza, conoscenza e riflessione

“Ogni erba che guarda in su ha la sua virtù” recita un vecchio detto riportato dal Professor Danilo Gasparini, esperto di fama internazionale e professore di Storia dell’Agricoltura e Storia dell’alimentazione all’Università di Padova e curatore assieme al Dottor Ernesto Riva, Presidente di Unifarco, di una mostra che ha dell’incredibile: ERBARI Curarsi & nutrirsi con le erbe nei secoli Galleria Tipoteca

L’esposizione, ospitata nelle sale della Tipoteca italiana di Cornuda sino 30 giugno 2024, presenta importanti testi della tradizione, prestati dalle biblioteche Bertoliana e La Vigna, dal museo nazionale Collezione Salce e dal Museo di Storia naturale e Archeologia, che mettono in luce il ruolo di diffusione svolto, per esempio, dalla celebre Scuola Salernitana.
Sarà, poi, l’introduzione della stampa a caratteri mobili tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento a far crescere la diffusione delle conoscenze legate allo studio delle piante e successivamente le molteplici trasformazioni del mondo scientifico verificatesi tra Settecento e Ottocento che portarono ancora più in alto l’arte empirica del guarire, rendendola vera scienza e sancendo la nascita della figura del farmacista. 

“Il mondo della natura è stato fin da subito per l’uomo fonte di sostentamento e di cura – ha evidenziato lo storico Danilo Gasparini, uno dei curatori della mostra assieme al presidente di Unifarco Dr Ernesto Riva, Silvano Rodato e Carla Camana – ed esiste uno straordinario legame di continuità tra la tradizione e la scienza. Per secoli medici e speziali hanno studiato e sperimentato quanto si poteva apprendere dall’osservazione della natura, dalla domesticazione di piante. Del resto piante, arbusti, fiori, foglie, bacche e radici sono stati alla base dei regimi alimentari e sanitari contadini e popolari, dove uso nutrizionale e terapeutico sono andati di pari passo”.

Antichi medicamenti

Perché visitare l’esposizione Curarsi e nutrirsi con le erbe nei secoli 

Visitare una mostra di erbari è un viaggio attraverso la bellezza, la storia e la scienza del mondo vegetale. È un’opportunità per imparare, riflettere e connettersi con la natura in modo profondo e significativo. Che tu stia cercando conoscenza, ispirazione o semplicemente una pausa tranquilla, una mostra di erbari ha qualcosa di prezioso da offrire a tutti.

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