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Il profumo delle rose

Tempo di lettura: 3 min
Una chiacchierata con Graziano Rombaldi
"S

e Zeus volesse donare un regno ai fiori, la rosa regnerebbe su tutti." Questa affermazione è stata fatta nel lontano 600 a.C. dalla poetessa greca Saffo, e ad oggi possiamo dire che non è cambiato poi molto.

Protagonista indiscussa nel panorama poetico della storia dell’umanità, da sempre associata all’amore, alla bellezza e cantata per il suo dualismo così evidente e affascinante – petali vellutati e spine pungenti – la rosa è personaggio principale anche nel mondo della profumeria grazie alle sue note delicate, sensuali e versatili che riescono a non essere mai banali, permettendo ai nasi profumieri di reinterpretarla in moltissimi modi, mantenendola sempre attrice principale.  

Ne abbiamo parlato con Graziano Rombaldi, make-up artist ed esperto profumiere, il quale ci ha raccontato come prima cosa che gli è sempre rimasta impressa una frase detta da un famoso profumiere:

“La rosa è per i profumi quello che l’amore è per le canzoni. È in grado di armonizzare tutte le altre essenze.”

Graziano ci racconta di avere sempre avuto un debole per le rose e il loro profumo grazie al roseto di sua nonna nel quale è cresciuto e che lo affascinava fin da bambino. 

“Il profumo della rosa viene utilizzato in tutto il mondo dall’alba dei tempi,  le rose hanno proprietà organolettiche da un lato calmanti, ma dall’altra parte afrodisiache. Un doppio ruolo di sacro e profano che da sempre accompagna la rosa che non è solo simbolo di amore passionale: non dimentichiamo che nel cristianesimo viene associata alla Vergine Maria e alla sua regalità, non a caso i primi rosari erano fatti proprio in legno di rosa.” 

E, in effetti, anche il profumo delle rose può rimandare a mondi simbolici differenti: la fragranza di rosa cattura e inebria l’olfatto con le sue note più accese e vivaci, ma è in grado di conquistare tutti i sensi con il suo delicato sentore dolce nel quale si manifesta tutta la purezza del fiore. 

Il profumo della rosa è una fragranza unica, fiorita e composita, che varia a seconda della varietà di rosa da cui è estratta: oggi quello più comunemente associato alla rosa è il profumo di rosa antica ricavato dalla rosa damascena, che si caratterizza come dolce, delicato e floreale. 

A tal proposito Graziano ci racconta che l’85% della produzione mondiale di rose damascene avviene in Bulgaria (qui sono coltivate fin dal 1700, quando fu importato il primo rosaio dal Medio Oriente). 

Il secondo polo europeo di coltivazione del fiore a fini cosmetici è la regione di Grasse, in Francia.

In profumeria della rosa si usa soprattutto l’olio essenziale. Il processo per ottenerlo è affascinante, proprio come il fiore: tra giugno e luglio, periodo della fioritura, le rose fresche vengono colte al mattino, tra le 6 e le 10 per la precisione, e vengono immediatamente sottoposte alla distillazione tramite vapore.

La proporzione è davvero preziosa: servono 1.400 fiori per ottenere 1 grammo di olio essenziale naturale di rosa.

Parafrasando, per ottenere 1 chilo di olio essenziale sono necessarie 3 tonnellate di petali.

Seduzione e amore materno, purezza e tentazione, il profumo della rosa è qualcosa che non può lasciare indifferenti perché avvolge e sfugge. Ed ecco, quindi, spiegato il suo essere protagonista nel panorama dei profumi: perché come tutte le più belle cose riesce a essere unica eppure mai uguale a se stessa. 

Graziano Rombaldi

Graziano Rombaldi
Make-up artist e profumiere esperto

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Il profumo delle rose
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Il profumo delle rose
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Con Graziano Rombaldi, esperto profumiere, scopriamo la storia, il simbolismo e i segreti del profumo delle rose. Leggi l’articolo sul Magazine Dolomia.
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